Discussione:
L'uomo lupo nel cinema
(troppo vecchio per rispondere)
marcobrm81ud
2010-04-04 12:12:54 UTC
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Ho avuto la fortuna di ripescare il capolavoro di Lon Chaney con Bela Lugosi
del 1941.
Allora l'uomo lupo aveva un aspetto più umanoide, l'avvento del digitale
l'ha trasformato via via da Howling (se non erro) in un mostro con un fisico
da steroidi e la testa animalesca.
Nello stesso mondo del fumetto, in Zagor per esempio l'uomo lupo dal numero
48 al numero 534 risente del balzo temporale di più di 40 anni così come nel
cinema e ne muta completamente la sua rappresentazione.
La domanda che mi pongo io è la seguente: perchè per i vampiri e altri
personaggi della cultura horror la rappresentazione è rimasta pressochè
immutata mentre dai primi lupi mannari del cinema (derivati dalle
rappresentazioni della cultura medioevale) ad oggi il balzo è stato
notevole?
Io francamente sono molto più affezionato al lupo mannaro umanoide degli
anni '40 rispetto al mostro digitale di howling e mi chiedo come mai negli
anni ci sia stata questa netta differenza di connotazione somatica.
Masque
2010-04-04 12:22:42 UTC
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Post by marcobrm81ud
La domanda che mi pongo io è la seguente: perchè per i vampiri e altri
personaggi della cultura horror la rappresentazione è rimasta pressochè
immutata mentre dai primi lupi mannari del cinema (derivati dalle
rappresentazioni della cultura medioevale) ad oggi il balzo è stato
notevole?
secondo me non e' vero. anzi, mi pare che per il mostro del vampiro ci
sia la tendenza inversa.
pensa al nosferatu: animalesco, con i denti da pipistrello, in centro
(non come i canini umanoidi un po' piu' lunghi, delle rappresentazioni
successive), brutto, simile ad un ratto.
mano a mano, il vampiro e' stato rappresentato in modo sempre piu' umano
(pensa all'elegante, ma comunque sinistro e dal lato animalesco sempre
presente anche se represso conte, interpretato da bela lugosi), fino ad
arrivare ai vampiri fighetti dei film per ragazzine adolescenti che
escono in questo periodo.

di recente, e' possibile che questa differenziazione sia nata da una moda
che vede questi due mostri, rappresentati in fazioni nemiche (pensa alla
serie di successo Underworld). questo ha reso necessario distinguere fra
due categorie nelle quali gli spettatori potessero rispecchiarsi. quindi
nel mostro del licantropo sono stati accentuati i lati mostruosi ed
alieni, mentre in quello del vampio, i lati umani.
--
Masque
http://neuroneproteso.wordpress.com
marcobrm81ud
2010-04-04 13:13:16 UTC
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Post by Masque
secondo me non e' vero. anzi, mi pare che per il mostro del vampiro ci
sia la tendenza inversa.
pensa al nosferatu: animalesco, con i denti da pipistrello, in centro
(non come i canini umanoidi un po' piu' lunghi, delle rappresentazioni
successive), brutto, simile ad un ratto.
mano a mano, il vampiro e' stato rappresentato in modo sempre piu' umano
(pensa all'elegante, ma comunque sinistro e dal lato animalesco sempre
presente anche se represso conte, interpretato da bela lugosi), fino ad
arrivare ai vampiri fighetti dei film per ragazzine adolescenti che
escono in questo periodo.
Il Dracula di Cristopher Lee o Bela Lugosi aveva un fascino tenebroso, ma
non era certo un mostro ripugnante.
Sì, ma Nosferatu oppure il film con Defoe e Malcovich (ora nn mi ricordo cm
si chiama uff) sono eccezzioni; Dracula ha quasi sempre avuto un aspetto
aristocratico.
Del resto Dracula in quanto demone come tutti i demoni ne incarna l'aspetto
di bellezza, ma anche di ripugnanza così come il demonio secondo la
letteratura medioevale poteva comparire come fanciullo, albero, capro ecc...
Per quanto riguarda l'uomo lupo mi chiedo come mai questa inversione di
stile rappresentativo, e non sono ancora riuscito a darmi una risposta.
Su twilight per favore non parliamome: non voglio discutere di opere per
adolescenti, ma di horror, per me pari pari la saga dei vampiri fichetti è
horror quanto un film di moccia.
vt75ge
2010-04-04 17:29:41 UTC
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Post by marcobrm81ud
Sì, ma Nosferatu oppure il film con Defoe e Malcovich (ora nn mi ricordo cm
si chiama uff)
L'ombra del vampiro.
--
http://nekomonogatari.wordpress.com/
Marco
2010-04-04 13:58:33 UTC
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Post by marcobrm81ud
Ho avuto la fortuna di ripescare il capolavoro di Lon Chaney con Bela Lugosi
del 1941.
Allora l'uomo lupo aveva un aspetto più umanoide, l'avvento del digitale
l'ha trasformato via via da Howling (se non erro) in un mostro con un fisico
da steroidi e la testa animalesca.
Nello stesso mondo del fumetto, in Zagor per esempio l'uomo lupo dal numero
48 al numero 534 risente del balzo temporale di più di 40 anni così come nel
cinema e ne muta completamente la sua rappresentazione.
La domanda che mi pongo io è la seguente: perchè per i vampiri e altri
personaggi della cultura horror la rappresentazione è rimasta pressochè
immutata mentre dai primi lupi mannari del cinema (derivati dalle
rappresentazioni della cultura medioevale) ad oggi il balzo è stato
notevole?
Io francamente sono molto più affezionato al lupo mannaro umanoide degli
anni '40 rispetto al mostro digitale di howling e mi chiedo come mai negli
anni ci sia stata questa netta differenza di connotazione somatica.
C'e' da considerare che negli anni passati gli horror erano piu' soft
nel senso che bastava mettere una maschera ad un tizio per far
spaventare la gente. Ora per spaventare il pubblico ci vuole qualcosa
di piu' e quindi si estremizza la figura del mostro.
Credo comunque che, piu' che il pur mirabile make up del licantropo,
la bellezza del film con Lon Chaney derivi dall'ambientazione, dalle
strepitose nebbie della foresta e dalla malsana atmosfera di
maledizione e magia che aleggia nell'aria. Magari se avessero avuto
mezzi tecnici piu' innovativi avrebbero estremizzato anche loro il
mostro. Forse se si considera un lupo mannaro un uomo che si trasforma
in lupo e' giusto enfatizzare piu' l'aspetto animale di quello umano.


Lodi, lodi, lodi e squisitezze by Marco
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