Post by holdenConsigliatissimo. Non ne parlo perché la trama va gustata tutta, io
avevo già letto il libro ma i salti sulla sedia me li sono fatti lo
stesso, soprattutto nella scena della ...
Vi consiglio di andarci con la vostra ragazza perché vi si attaccherà
addosso e potrete toccarla senza che lei infastidita vi bacchetti le
mani, come succede a me quando la porto a vedere quelle commeddiacce
che le piacciono tante e che annoiano me a morte!!!
Holden
VISTO... passo direttamente allo spoiler nel mio giudizio onde evitare che
mi scappi di dire cose che non andrebbero dette
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S
P
O
I
L
E
R
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Sono sincero, da Avati mi aspettavo di meglio, almeno in tema di gotico
'moderno'. I trailer hanno decisamente mostrato il meglio del film.
Il copione è spudoratamente sulla falsa riga del suo grande successo
(LCDFCR), ne ricalca molto la trama, e questo è limitativo. Sembra che il
regista dica: "Mi è riuscito molto bene una volta, squadra che vince non si
cambia".
Ma ahimè, sono passati 31 anni e di cose nel mentre ne abbiamo viste, tra
cui 23 volte lo stesso LCDFCR.
La partenza è buona (antefatto ingegnoso), la storia pare avere premesse
interessanti ma, col passare dei minuti, ti rendi tristemente conto di
andare incontro ad un finale telefonatissimo.
Mi ha lasciato dubbioso l'ambientazione americana (a che pro?) ma, a parte
questo, quello che mi è piaciuto meno è che trattasi di un film che voleva
fare e dire cose, ma che si ferma a metà, sfruttando tematiche davvero
ribollite.
La storia della cittadina che cela segreti da non svelare (Lynch dice
nulla?) e che sa di complotti e che devi diffidare di tutti (cosa che
comunque la protagonista guarda bene dal fare) richiama talmente tanti
lavori precedenti da nauseare e comunque, sarebbe sempre un'idea
potenzialmente valida, ma Avati resta a metà in questo obiettivo con alcune
incongruenze di fondo e soprattutto con una costruzione dell'indagine della
protagonista molto poco convincente e traballante.
O meglio, vediamo una donna rischiare la vita per un'indagine, ma non
capiamo il perchè di tanta testardaggine da parte sua.
Lei stessa è una figura da un passato su cui vengono dette tante cose ma che
non vengono analizzate a dovere.
Lo studio dei tantissimi personaggi che vengono gettati sullo schermo lascia
a desiderare. I fatti non supportano le azioni dei protagonisti.
Molte cose ci vengono dette per bocca di qualcuno, ma vorremmo avere il
tempo e il modo di dedurle da noi.
Forse il film sarebbe dovuto durare il doppio. Troppi personaggi, troppi
intrighi affrontati velocemente.
Funzionali le musiche e brava la Morante, seppur in un ruolo forse a lei
poco congeniale. Poi, come al solito, Avati rispolvera qualche altro attore
del passato intravisto in altre situazioni (vedi la Rome, Ivonne Sciò, il
fratello della moglie di Rocky...)
I salti sulla sedia sono 2 e telefonati.
Non si capische come una vecchietta di 20 kg debba spaventare così tanto.
La casa dalle finestre che ridono era di un altro mondo, ma di questi tempi
Il Nascondiglio può comunque passare per capolavoro se si pensa a cosa
combina Argento, il cui solo chiamarlo in causa sa di offesa a Pupi.
La stessa vocina della vecchietta, forse il vero pezzo forte del film,
l'abbiamo già sentita.
In conclusione: speravo di meglio, Avati ha voluto riprendere temi a lui
cari ma, senza accorgersene, forse ha tentato di copiarsi e questo un pò
intristisce. Avrà fatto felici i critici cinematografici che possono
finalmente bearsi di un regista italiano che fa un ottimo film di genere
negli States (ed è vero), ma a noi che abbiamo l'occhio esperto qualche
dubbio sul risultato finale ce lo poniamo.
In conclusione (2), non sto assolutamente stroncando il film, che è un bel
"prodotto" alla fine, dico solo che ha in parte deluso le mie aspettative.
Se neppure Avati è riuscito a darci nuove idee per alimentare le nostre
esili speranze, allora mi sento di dire, con rammarico, che l'Italia in tema
di 'film di paura' non ha davvero più niente da dire.
Attendiamo l'avvento di un nuovo messia.