Discussione:
"La ragazza dei miei sogni"
(troppo vecchio per rispondere)
voidstar
2007-04-12 17:38:30 UTC
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Qualcuno ha letto questo libro di Francesco Dimitri?
Com'e'?

Da quello che leggo qui sembra interessante:
http://snipurl.com/1g8in
http://snipurl.com/1g8iq
un fake di Alberto
2007-04-12 18:12:17 UTC
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Post by voidstar
Qualcuno ha letto questo libro di Francesco Dimitri?
Com'e'?
L'ho letto io nel weekend pasquale.

Mi e' garbato parecchio - un thriller soprannaturale ambientato a Roma,
con personaggi che mi sono sembrati credibili e dialoghi davvero ottimi.
Uno di quei libri che leggi e ti illudi che scrivere sia facilissimo,
mentre non lo e' affatto.

Il protagonista e' un classico giovane un po' sfigatello che, dopo una
serie di umilianti vicissitudini amorose, incontra una fanciulla che
sembra in assoluto la sua anima gemella. Solo che forse non e' proprio
cosi'.

Non ti racconto nulla, ma e' un libro scritto benissimo, che non si da'
arie e che sfugge - mi pare - a tutte le trappole che l'horror a volte
tende a chi crede di saper dominare il genere.

Fra l'altro, a poche ore dalla scomparsa di Kurt Vonnegut, mi piace far
notare che un brano del libro sostanzialmente parafrasa la mia frase
preferita di "Madre notte". Noi siamo quel che facciamo finta di essere,
per cui dobbiamo fare molta attenzione a quel che facciamo finta di
essere. Che sia o che non sia una citazione intenzionale, mi pare che
sia piuttosto vero.

Consigliatissimo.
--
UFV:Santa Claus Conquers The Martians(.mp4)/Centochiodi/Lezioni
di volo/300/The Good German - http://www.albertofarina.tk
voidstar
2007-04-12 18:26:48 UTC
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Post by un fake di Alberto
Consigliatissimo.
Grazie mille per la recensione.
Mi hai convinto, domani vado a comprarlo! ;-)

Ciao
un fake di Alberto
2007-04-12 18:44:00 UTC
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Post by voidstar
Grazie mille per la recensione.
Mi hai convinto, domani vado a comprarlo! ;-)
Urca. che responsabilita'. :-)

(Che strana cosa, questo thread non e' ancora comparso nel gruppo su
googlegroups... e vedo che mancano anche i miei due post su "Masters of
Horror" allo scorso Torino. Che strano.)

(Provo a fare un autoreply a quelli vecchi, vediamo se riappaiono.
Possibile che ICH abbia qualche dissincronizzazione con Google?)
--
UFV:Santa Claus Conquers The Martians(.mp4)/Centochiodi/Lezioni
di volo/300/The Good German - http://www.albertofarina.tk
voidstar
2007-04-12 18:53:16 UTC
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Post by un fake di Alberto
Urca. che responsabilita'. :-)
Eheh tra l'altro ho scoperto oggi questo libro proprio grazie a un tuo
messaggio letto su it.cultura.libri
Post by un fake di Alberto
(Che strana cosa, questo thread non e' ancora comparso nel gruppo su
googlegroups... e vedo che mancano anche i miei due post su "Masters of
Horror" allo scorso Torino. Che strano.)
E' vero! Boh... strano!
un fake di Alberto
2007-04-12 19:03:17 UTC
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Post by voidstar
Post by un fake di Alberto
Urca. che responsabilita'. :-)
Eheh tra l'altro ho scoperto oggi questo libro proprio grazie a un tuo
messaggio letto su it.cultura.libri
Post by un fake di Alberto
(Che strana cosa, questo thread non e' ancora comparso nel gruppo su
googlegroups... e vedo che mancano anche i miei due post su "Masters of
Horror" allo scorso Torino. Che strano.)
E' vero! Boh... strano!
Ora quelli da Torino ci sono, vai a capire come caspita funziona 'sta
roba googlosa.
--
UFV:Santa Claus Conquers The Martians(.mp4)/Centochiodi/Lezioni
di volo/300/The Good German - http://www.albertofarina.tk
voidstar
2007-05-14 11:10:08 UTC
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Post by un fake di Alberto
Post by voidstar
Grazie mille per la recensione.
Mi hai convinto, domani vado a comprarlo! ;-)
Urca. che responsabilita'. :-)
Letto.
Grazie del consiglio, il libro mi e' piaciuto molto e l'ho "divorato"
in pochi giorni!
L'ho trovato molto scorrevole e coinvolgente!
un fake di Alberto
2007-05-14 12:20:12 UTC
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Post by voidstar
Letto.
Grazie del consiglio, il libro mi e' piaciuto molto e l'ho "divorato"
in pochi giorni!
L'ho trovato molto scorrevole e coinvolgente!
Fiuuu! :-)
--
UFV:Notturno bus/The Good Shepherd/Le ferie di Licu/The
Honeymoon Killers(.mpg) - http://www.albertofarina.tk
voidstar
2007-05-14 16:52:45 UTC
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Post by un fake di Alberto
Post by voidstar
Letto.
Grazie del consiglio, il libro mi e' piaciuto molto e l'ho "divorato"
in pochi giorni!
L'ho trovato molto scorrevole e coinvolgente!
Fiuuu! :-)
Eh eh! E pensa che ho pure rischiato... dopo la tua recensione ne avevo
comprato due copie, una per me e una l'ho regalata ad una mia amica
appassionata di romanzi horror/gotici, e lo abbiamo letto "in
parallelo" :-)

PS: e' piaciuto molto anche a lei!
un fake di Alberto
2007-05-14 17:17:20 UTC
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Post by voidstar
Eh eh! E pensa che ho pure rischiato... dopo la tua recensione ne avevo
comprato due copie, una per me e una l'ho regalata ad una mia amica
appassionata di romanzi horror/gotici, e lo abbiamo letto "in
parallelo" :-)
PS: e' piaciuto molto anche a lei!
Avanti cosi' faccio in modo di conoscere l'autore e vado a battergli
almeno un caffe'.
--
UFV:Goya's Ghosts/Notturno bus/The Good Shepherd/Le ferie di
Licu/The Honeymoon Killers(.mpg) - http://www.albertofarina.tk
un fake di Alberto
2009-02-11 12:01:39 UTC
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Post by voidstar
Eh eh! E pensa che ho pure rischiato... dopo la tua recensione ne avevo
comprato due copie, una per me e una l'ho regalata ad una mia amica
appassionata di romanzi horror/gotici, e lo abbiamo letto "in
parallelo" :-)
Ci sei ancora? Se ci sei, ho un altro libro da suggerirti... anche se è
horror solo molto in senso lato...
--
http://www.albertofarina.tk
voidstar
2009-04-05 17:00:10 UTC
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Post by un fake di Alberto
Ci sei ancora? Se ci sei, ho un altro libro da suggerirti... anche se è
horror solo molto in senso lato...
Ciao, si', ci sono ancora! :-)
Qual'e' il libro?!

Ciao!
un fake di Alberto
2009-04-15 05:00:42 UTC
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Post by voidstar
Post by un fake di Alberto
Ci sei ancora? Se ci sei, ho un altro libro da suggerirti... anche se è
horror solo molto in senso lato...
Ciao, si', ci sono ancora! :-)
Qual'e' il libro?!
Eccomi... ma so da Anobii che lo hai già preso e sono in attesa della
tua opinione. :-)

Ma, visto che l'ho testé spammato su ICF, copincollo anche qui il post
in cui racconto come "Eudeamon" sia arrivato sulla carta stampata...

A.

"Tutti qui vanno da Rick" diceva il capitano Renault al maggiore
Strasser in una delle scene di apertura di Casablanca, e aveva ragione:
fra contrabbandieri e spie, borsaioli, nazisti, spacciatori di lettere
di transito, partigiani, nobili decaduti, al Rick's Café Americain si
poteva incontrare un campionario umano estremamente variegato che
rappresentava trasversalmente la maggior parte delle nazioni del mondo
sconvolto dalla Seconda Guerra Mondiale. E sebbene il film sia del 1943,
la tradizione continua: il libro che avete appena finito di leggere non
esisterebbe, probabilmente, se non fosse per un incontro fortuito,
avvenuto al Casablanca Café - un night club ispirato al film che, per un
po' di tempo, ha costituito un ritrovo ideale per i cinefili del
metaverso.

Coniato dal romanziere Neal Stephenson nel suo fondamentale Snow Crash
(1992), il termine metaverso indica un ambiente virtuale tridimensionale
nel quale gli esseri umani possono entrare in qualità di avatar
(rappresentazioni grafiche di se stessi) interagendo fra di loro ma
anche con semplici software più o meno evoluti. È quel mondo che
qualcuno ancora chiama realtà virtuale, che sempre più si delinea come
uno degli sviluppi più interessanti dell'interazione a distanza, e di
cui Second Life è, a tutt'oggi, la modalità che fin qui ha suscitato più
eco attraverso i media - prima grazie un hype forse esagerato, in
seguito a causa del prevedibile contraccolpo. Il destino di qualsiasi
moda, si sa, è sempre il passare di moda e questo è accaduto anche per
il metaverso realizzato dalla Linden Lab, che ha rallentato la sua
crescita esponenziale ma che tuttavia continua a prosperare e, ormai da
anni, costituisce fin qui il mondo virtuale più ricco, completo,
variegato e stabile che sia stato realizzato. Il Casablanca Café, come
molte imprese del mondo reale, ha avuto di recente qualche vicissitudine
legata alla recessione: ma nel corso del 2008 mi è capitato di passarci
volentieri diverse serate, soprattutto per guadagnare qualche dollaro
virtuale partecipando ai quiz sul cinema organizzati dal proprietario,
Daedalus Lemuria. Ed è stato a una di queste serate che mi è capitato di
incontrare Winthorpe Foghorn Zinnemann.

Lì per lì niente distingueva Win da tanti altri avatar che avevo
incrociato durante le mie non frequentissime esplorazioni su Second Life
(nel metaverso quasi tutti sono giovani e attraenti) ma mi sono reso
conto molto presto che di cinema ne sapeva abbastanza da rivelarsi una
concorrente temibile: quando c'era lei, i miei guadagni si dimezzavano.
Forse conosceva meno titoli di me, ma digitava molto più in fretta e
quando entrambi conoscevamo la risposta finiva quasi sempre per battermi
di qualche secondo. Quando ho scoperto che, nonostante il nome, era
italiana, abbiamo cominciato a chiacchierare del più e del meno. È stato
proprio ai tavoli del Casablanca, dopo una di quelle gare, che Win ha
cominciato a parlarmi di Eudeamon.

La premessa non era delle più convincenti. Aveva sentito parlare del
libro, mi ha detto, sul blog di Marine Kelley - un nome che a me non
diceva niente ma che ho scoperto essere una specie di mito per una certa
categoria di frequentatori di Second Life. Un paio di anni fa, Marine
Kelley ha cominciato a produrre e mettere in vendita nel metaverso una
linea di oggetti battezzati Real Restraints e la cui funzionalità è
particolarissima: si tratta di manette, corde, cinture e bavagli
destinati a simulare, all'interno di Second Life, la sensazione di
essere prigionieri di qualcuno. L'avatar che li acquista e li indossa
diventa, da quel momento, vulnerabile alle attività di altri avatar: i
quali possono rubargli le chiavi e ammanettarlo, o legarlo o comunque
renderlo prigioniero senza che la vittima possa più liberarsi da sola.
Questi oggetti funzionano in modo particolarmente efficace con una
versione appositamente modificata, dalla stessa Kelley, del client di
Second Life (ossia il programma lanciando il quale si può entrare nel
metaverso) ed esiste una sterminata comunità di persone che si fanno un
punto d'onore di utilizzare soltanto quello. Vantandosi del fatto che,
se vengono fatti prigionieri da qualcuno in quelle condizioni, non hanno
modo di liberarsi da soli fino a quando il loro catturatore non si degna
di rendere loro la libertà.

Win, scoprivo in quel momento, faceva parte di questi appassionati di
bondage virtuale. Non solo viveva intensamente la sua seconda vita,
andando in cerca di guai ed avventure in zone piene di gabbie, catene e
trappole, ma la raccontava nei dettagli in un blog illustrato da
fotografie che lei stessa scattava, come diceva lei, in-world. Un blog,
peraltro, piuttosto seguito da diversi lettori affezionati che, a quanto
avrei avuto modo di vedere, spesso frequentavano Win nel metaverso e a
volte entravano loro stessi a fare parte del gioco - e dico gioco in
mancanza di un'espressione migliore, perché ho avuto la sensazione che
molti (e Win stessa) a volte prendessero la cosa molto sul serio. Andai
a leggere la pagina del blog, in cui Win si entusiasmava su Eudeamon
paragonandolo a grandi autori di SF come Philip K. Dick e Robert
Sheckley, poi andai a leggere quello della Kelley trovando anche lì lodi
sperticate. E scoprendo, come se non bastasse, che la creatrice di
manette aveva messo a punto, all'interno di Second Life, un suo
personale Progetto Banishment che consentiva a chiunque lo desiderasse
di provare direttamente (o meglio, per interposto avatar) un'esperienza
analoga a quella della protagonista, Katrina Nichols. Win stessa,
scoprii, era stata in passato un Bane e, da qualche tempo, era entrata a
lavorare alla Kelley Technologies come Bane Operator.

C'era un po' di fanatismo, in tutto questo? Come era possibile che, se
davvero il romanzo era così bello da scatenare fenomeni di culto, non
avesse ancora trovato un editore, e fosse liberamente scaricabile dal
sito dell'autrice? Eppure, tutto questo entusiasmo mi sembrava rendere
necessaria quantomeno una verifica: sono andato a visitare il sito di
Erika (un sito che è di per sè un mondo, a tratti inquietante, tutto da
esplorare: http://www.evil-dolly.com/), mi sono tirato giù il file Word
e ho cominciato a leggere. Accorgendomi ben presto che quelle pagine, da
cui mi aspettavo, nel migliore dei casi, una forma di fan fiction più o
meno accettabile erano, invece, ben altro: un racconto articolato ed
avvincente, tanto per cominciare, ma soprattutto capace di passare,
dalla fantasia feticista che indubbiamente ne aveva ispirato l'idea
centrale, al livello superiore di un testo ricco di significati
metaforici... un libro che parla di solitudine e di amore - anzi, di
Amore con la A, e magari anche tutte le altre lettere, maiuscole... un
amore totalizzante, fatto di accettazione totale dell'altro e che,
proprio per questo, forse solo la religione o la follia, oppure un
narcisismo portato alla patologia, possono promettere in questo mondo.
Un amore che viene poi declinato dall'autrice in modi tutt'altro che
banali che portano, per citare Win stessa, a "sviluppi commoventi, pieni
di gioia, addirittura esaltanti... ma anche di elaborazione del lutto,
desiderio di vendetta, e in ultima analisi solidarietà, amore per il
prossimo, desiderio di condividere i doni più straordinari della vita -
almeno con chi ha il coraggio di affrontare a viso aperto i propri
desideri più segreti".

Ma c'era dell'altro: anche se non è ambientato in un metaverso, Eudeamon
ha a che fare con i mondi virtuali, prodotti oggi sempre meno dalle
droghe e sempre più dalla tecnologia - mondi che, insieme alle nuove
forme di comunicazione, stanno modificando profondamente e molto
rapidamente il modo stesso in cui percepiamo e decodifichiamo la realtà
che ci circonda. Cogliendo perfettamente quel che significa, in questa
era di comunicazione globalizzata, istantanea e onnipresente, la
negazione della comunicazione stessa.

Arrivato all'ultima pagina sono stato d'accordo con Win e con la Kelley:
Eudeamon era rimasto per troppo tempo un gioiello riservato al culto di
pochi appassionati, e bisognava assolutamente trovargli un editore. Win
aveva già ottenuto un assenso di massima da Erika Moak, ma aveva preso
contatto con un paio di piccole case editrici che non avevano mostrato
particolare interesse - forse anche a causa della difficoltà per un
editore di prendere sul serio proposte provenienti da un avatar di
Second Life che rifiuta categoricamente di rivelare il benché minimo
dettaglio della sua vita reale. Il mio unico, piccolo merito, in tutta
questa storia, è stato di fare da tramite fra la virtuale Win e i due,
concretissimi, fondatori della Zero91 (che conoscevo in qualità di
editori dell'ultimo romanzo di mio padre, L'invasione degli Ultragay) e
suggerire loro che leggessero, valutassero e, se del caso,
pubblicassero. Il risultato di queste trattative è nelle vostre mani:
questa traduzione italiana è a tutt'oggi la sola edizione cartacea di
Eudeamon sia di qua che di là dal metaverso. E la dobbiamo
esclusivamente al quiz settimanale del Casablanca Café, e al mio
incontro con quella fascinosa fanciulla di pixel che mi guastava la
piazza.



Quella fanciulla, peraltro, in seguito si è dimostrata molto meno
innocua di quel che sembrava quando, en passant, mi ha informato
dell'iniziativa cui accennavo sopra - quella del banishment virtuale
organizzato da Marine Kelley. Se, come era evidente, il libro mi era
piaciuto tanto, perché non avrei dovuto provare a vivere su Second Life
un'esperienza analoga? Dopo tutto, Win ora lavorava per la Kelley
Technologies come Bane Operator, e mi avrebbe riservato un trattamento
di favore, e, anzi, nel mio caso, era disposta ad anticipare lei la
cauzione che avrei dovuto versare, e mi avrebbe prestato lei la sua
skin, ed era un'occasione unica, e poi avrei potuto raccontarlo in giro,
e dopo tutto forse avrei capito quanto l'esperienza poteva essere
intensa. E, e, e... alla fine, devo ammetterlo, mi ha convinto. Ho
scaricato il client modificato (requisito essenziale e irrinunciabile),
mi sono collegato col mio avatar al metaverso e mi sono presentato a
Zhora, sede della Kelley Tech, dove Win mi aveva dato appuntamento. Per
diventare un Bane.

Tralascio i dettagli della "procedura" a cui io, o meglio il mio
sfortunato avatar, è stato sottoposto: chi ha letto il romanzo sappia
che l'esperienza è stata molto simile a quella della Nichols, e basterà
riferire che la Win cordiale e affabile che avevo conosciuto al
Casablanca si è dissolta completamente, trasformandosi in una
professionista del banishment gelida, inflessibile e spietata. E
trasformando me in un ennesimo Bane senza faccia, destinato a vagare per
Second Life senza poter comunicare con nessuno. La minima infrazione a
una lista impressionante di regole viene punita con estensioni di pena
di ore e ore. Io avevo optato per una sentenza, che mi sembrava
interlocutoria, di 24 ore/gioco, ma le violazioni che ho quasi subito
cominciato ad accumulare mi hanno rapidamente portato sopra il centinaio
di ore da scontare. A questo punto, dubito fortemente che gli impegni
della mia vita reale mi permetteranno di collegarmi a Second Life
abbastanza a lungo da permettermi mai di uscire dal mio banishment
virtuale: le rare volte che riesco ancora a connettermi sono ridotto a
gironzolare senza meta, osservando gli altri avatar da lontano,
impossibilitato a comunicare con le non molte persone che mi capitava di
frequentare. E qualche volta sento, all'interno del mio casco, la voce
beffarda di Win, il mio implacabile Operatore, che occasionalmente mi
consente di comunicare con lei attraverso il Vox, lo strumento che
rende, temporaneamente, la voce ai Bane.

Potrei ricollegarmi con il client normale, e togliermi di dosso
l'infernale Custodian, ma sarebbe come barare - e su Second Life, Win
non fa che ripetermelo con un sorrisetto amabile e a suo modo anche
affettuoso, barare è considerato un'offesa capitale. Stando così le
cose, comincio francamente a perdere le speranze di vedere il mio avatar
tornare, un giorno, alla sua (seconda) vita normale. Non ho ancora
capito se Win ha deciso di aspettare che io trovi il mio Eudeamon
personale o se, semplicemente, si diverte a tenermi prigioniero. Di
certo, le restrizioni imposte dal Banesuit mi impediscono di indagare
circa la fondatezza di un sospetto atroce che, di recente, si è
affacciato alla mia mente - che Win abbia approfittato del Banishment
per togliersi di torno quello che, al quiz cinematografico del
Casablanca Café era per lei un concorrente un po' troppo fastidioso.

L'unica persona a cui posso chiederlo è Win, ma nei rari casi in cui mi
restituisce la parola è sempre lei a condurre la conversazione. Le rare
volte che provo a farle la domanda, sorride enigmaticamente. E
disabilita il Vox.
Aiuto.
--
http://www.albertofarina.tk
King
2007-04-12 18:48:06 UTC
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Post by un fake di Alberto
Post by voidstar
Qualcuno ha letto questo libro di Francesco Dimitri?
Com'e'?
L'ho letto io nel weekend pasquale.
Mi e' garbato parecchio - un thriller soprannaturale ambientato a Roma,
con personaggi che mi sono sembrati credibili e dialoghi davvero ottimi.
Uno di quei libri che leggi e ti illudi che scrivere sia facilissimo,
mentre non lo e' affatto.
E' una storia che vedresti bene tradotta in film?
un fake di Alberto
2007-04-12 19:03:15 UTC
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Post by King
E' una storia che vedresti bene tradotta in film?
Se il risvolto di copertina non e' una balla, qualcuno se ne e' gia'
asssicurati i diritti.

E... si', potrebbe essere un buon film. Ma non so bene in Italia chi
potrebbe dirigerlo - ci vorrebbe qualcuno che sappia gestire
l'horror/thriller MA anche dirigere gli attori e non mi viene in mente
davvero nessuno.

Del resto, Dimitri e' al suo primo romanzo. Un regista che fosse al suo
primo film ma fosse cazzuto abbastanza si spera sempre di trovarlo.

Ma magari mi esalto nell'ottimismo solo perche' sto ripercorrendo i
primi passi di carriera di Sam Raimi. ;-)

Ecco, un Raimi di oggi, quello che a dirigere gli attori alla fine ha
imparato, potrebbe starci. Ma ovviamente non e' italiano e sarebbe un
peccato perdere l'italianita' del libro. Magari e' perche' ora abito a
Milano e una storia ambientata a Roma mi fa un po' nostalgia... ma devo
dire che una volta tanto un horror ambientato da noi ci sta bene. Quel
provincialismo per cui andiamo sempre all'estero andrebbe superato una
volta per tutte. Evviva Dimitri, come evviva Eraldo Baldini e magari
altri che ora non mi sovvengono perche' devo finire di scrivere questo
post e decidermi a tornare al lavoro. :-)

(Il Morozzi di "Blackout", per esempio, anche se lui il meglio lo da',
mi pare, non nel romanzo "di ggenere")
--
UFV:Santa Claus Conquers The Martians(.mp4)/Centochiodi/Lezioni
di volo/300/The Good German - http://www.albertofarina.tk
voidstar
2009-04-05 17:08:33 UTC
Permalink
Post by un fake di Alberto
Ci sei ancora? Se ci sei, ho un altro libro da suggerirti... anche se è
horror solo molto in senso lato...
Ciao, si', ci sono ancora! :-)
Qual'e' il libro?!

Ciao!
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