placebo75
2007-09-05 13:00:50 UTC
Lievemente ot, ma siccome anche l'horror fa parte del cinema, anche se
in una forma 'particolare' (non entro nel merito, altra questione),
voglio spendere due parole su un mio pensiero.
Ieri ho visto sulla Rai, in occasione del Festival di Venezia, un
pezzo di una sorta di dibattito tra l'elite del cinema italiano
(registi, attori, produttori...), non mi pare, stranamente, vi fossero
critici.
Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...
Hanno asserito che con questi stessi attori e idee, ma con dei soldi,
quello italiano sarebbe il miglior cinema europeo e che se vivessero
nel 2007, attori come De Sica e Gassman non combinerebbero nulla e
film come 'Ladri di biciclette' non avrebbero speranza.
La mia domanda è semplicemente una: siamo davvero sicuri così di tutto
ciò?
E' davvero solo colpa di leggi e mancanza di fondi?
Il cinema italiano davvero straborda di grandi attori (parlavano della
nuova generazione) e di ottime sceneggiature?
I limiti economici e burocratici sono sicuramente reali, lo sappiamo
tutti, ma trovo comunque che ci siano anche altri tipi di limiti e che
il ricambio generazionale tra attori e registi di un tempo (specie i
primi) con quelli di oggi non ci sia stato.
Resto dell'idea che per sviluppare una buona idea non si debba per
forza avere budget americani e che le buone doti di recitazioni non si
misurino con gli euro.
Trovo che gli italiani, come in tutti i settori, abbiano sempre quella
boria di sottofondo per cui tendano a vivere molto dei fasti passati
senza essere in grado di misurarsi con la (triste) realtà del
presente.
Questo come discorso generale sul cinema italiano, ma forse, entrando
nello specifico, potrebbe valere anche per l'horror made in Italy.
Voi che ne pensate??
in una forma 'particolare' (non entro nel merito, altra questione),
voglio spendere due parole su un mio pensiero.
Ieri ho visto sulla Rai, in occasione del Festival di Venezia, un
pezzo di una sorta di dibattito tra l'elite del cinema italiano
(registi, attori, produttori...), non mi pare, stranamente, vi fossero
critici.
Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...
Hanno asserito che con questi stessi attori e idee, ma con dei soldi,
quello italiano sarebbe il miglior cinema europeo e che se vivessero
nel 2007, attori come De Sica e Gassman non combinerebbero nulla e
film come 'Ladri di biciclette' non avrebbero speranza.
La mia domanda è semplicemente una: siamo davvero sicuri così di tutto
ciò?
E' davvero solo colpa di leggi e mancanza di fondi?
Il cinema italiano davvero straborda di grandi attori (parlavano della
nuova generazione) e di ottime sceneggiature?
I limiti economici e burocratici sono sicuramente reali, lo sappiamo
tutti, ma trovo comunque che ci siano anche altri tipi di limiti e che
il ricambio generazionale tra attori e registi di un tempo (specie i
primi) con quelli di oggi non ci sia stato.
Resto dell'idea che per sviluppare una buona idea non si debba per
forza avere budget americani e che le buone doti di recitazioni non si
misurino con gli euro.
Trovo che gli italiani, come in tutti i settori, abbiano sempre quella
boria di sottofondo per cui tendano a vivere molto dei fasti passati
senza essere in grado di misurarsi con la (triste) realtà del
presente.
Questo come discorso generale sul cinema italiano, ma forse, entrando
nello specifico, potrebbe valere anche per l'horror made in Italy.
Voi che ne pensate??