Discussione:
Il cinema italiano
(troppo vecchio per rispondere)
placebo75
2007-09-05 13:00:50 UTC
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Lievemente ot, ma siccome anche l'horror fa parte del cinema, anche se
in una forma 'particolare' (non entro nel merito, altra questione),
voglio spendere due parole su un mio pensiero.
Ieri ho visto sulla Rai, in occasione del Festival di Venezia, un
pezzo di una sorta di dibattito tra l'elite del cinema italiano
(registi, attori, produttori...), non mi pare, stranamente, vi fossero
critici.
Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...
Hanno asserito che con questi stessi attori e idee, ma con dei soldi,
quello italiano sarebbe il miglior cinema europeo e che se vivessero
nel 2007, attori come De Sica e Gassman non combinerebbero nulla e
film come 'Ladri di biciclette' non avrebbero speranza.
La mia domanda è semplicemente una: siamo davvero sicuri così di tutto
ciò?
E' davvero solo colpa di leggi e mancanza di fondi?
Il cinema italiano davvero straborda di grandi attori (parlavano della
nuova generazione) e di ottime sceneggiature?
I limiti economici e burocratici sono sicuramente reali, lo sappiamo
tutti, ma trovo comunque che ci siano anche altri tipi di limiti e che
il ricambio generazionale tra attori e registi di un tempo (specie i
primi) con quelli di oggi non ci sia stato.
Resto dell'idea che per sviluppare una buona idea non si debba per
forza avere budget americani e che le buone doti di recitazioni non si
misurino con gli euro.
Trovo che gli italiani, come in tutti i settori, abbiano sempre quella
boria di sottofondo per cui tendano a vivere molto dei fasti passati
senza essere in grado di misurarsi con la (triste) realtà del
presente.
Questo come discorso generale sul cinema italiano, ma forse, entrando
nello specifico, potrebbe valere anche per l'horror made in Italy.
Voi che ne pensate??
holden
2007-09-05 13:25:52 UTC
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Post by placebo75
Lievemente ot, ma siccome anche l'horror fa parte del cinema, anche se
in una forma 'particolare' (non entro nel merito, altra questione),
voglio spendere due parole su un mio pensiero.
Ieri ho visto sulla Rai, in occasione del Festival di Venezia, un
pezzo di una sorta di dibattito tra l'elite del cinema italiano
(registi, attori, produttori...), non mi pare, stranamente, vi fossero
critici.
Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...
Hanno asserito che con questi stessi attori e idee, ma con dei soldi,
quello italiano sarebbe il miglior cinema europeo e che se vivessero
nel 2007, attori come De Sica e Gassman non combinerebbero nulla e
film come 'Ladri di biciclette' non avrebbero speranza.
La mia domanda è semplicemente una: siamo davvero sicuri così di tutto
ciò?
E' davvero solo colpa di leggi e mancanza di fondi?
Il cinema italiano davvero straborda di grandi attori (parlavano della
nuova generazione) e di ottime sceneggiature?
I limiti economici e burocratici sono sicuramente reali, lo sappiamo
tutti, ma trovo comunque che ci siano anche altri tipi di limiti e che
il ricambio generazionale tra attori e registi di un tempo (specie i
primi) con quelli di oggi non ci sia stato.
Resto dell'idea che per sviluppare una buona idea non si debba per
forza avere budget americani e che le buone doti di recitazioni non si
misurino con gli euro.
Trovo che gli italiani, come in tutti i settori, abbiano sempre quella
boria di sottofondo per cui tendano a vivere molto dei fasti passati
senza essere in grado di misurarsi con la (triste) realtà del
presente.
Questo come discorso generale sul cinema italiano, ma forse, entrando
nello specifico, potrebbe valere anche per l'horror made in Italy.
Voi che ne pensate??
Io ho condiviso in gran parte ciò che è stato detto ieri sera, ci sono
pochi soldi per produrre i film ma ci sono ancora meno soldi per
distribuirli. Quanti film americani orrendi passano nei nostri cinema?
Perché viene distribuita una ca**ata come Vacancy e i film ad esempio di
Bruno Mattei no?
Spiace dirlo ma i tempi di Ladri di biciclette sono passati così come
negli anni 60 quando ad una crisi nera di
Hollywood corrispose una fioritura del cinema europeo, soprattutto
quello francese e italiano.
E' un miracolo che il cinema italiano sopravviva nonostante tutto e ci
regali dei film che nel genere drammatico surclassa di gran lunga il
miglior prodotto americano. Sarà ma in genere la qualità dei dialoghi
dei film europei è superiore a quella dei film americani, anche nel
genere horror (o soprattutto).
Quindi non ripetiamo la solita noiosa tolla del cinema in mano alla
sinistra, del cinema assistito e altre cavolate che sento in bocca
sempre agli inutili e tediosi intellettuali di destra.

Holden
Kinglion Il Meticcio
2007-09-06 07:24:49 UTC
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Io ho condiviso in gran parte ciò che è stato detto ieri sera, ci sono pochi
soldi per produrre i film ma ci sono ancora meno soldi per distribuirli.
Quanti film americani orrendi passano nei nostri cinema? Perché viene
distribuita una ca**ata come Vacancy e i film ad esempio di Bruno Mattei no?
Beh, è molto semplice. Vacancy, per quanto possa essere brutto, ha una
confezione appetibile, i film di Mattei, oltre ad essere stati cagate
pure peggio, non hanno nemmeno una confezione appetibile.
Spiace dirlo ma i tempi di Ladri di biciclette sono passati così come negli
anni 60 quando ad una crisi nera di
Hollywood corrispose una fioritura del cinema europeo, soprattutto quello
francese e italiano.
Bah, la crisi è ricorsiva ed è perchè emergono nuove forme di
intrattenimento. Oggi consolle per videogames e DVD, ieri la
televisione a colori.
Cmq, tanto per capire, di che crisi parliamo? Di qualità o di incassi?
Nel cinema americano degli anni '60 troviamo veri e propri capolavori
del cinema, come
2001, il Dottor Stranamore, Butch Cassidy e Billy the Kid, il Dottor
Zivago, Il laureato, Lawrence d'Arabia, Psycho, Rosemary's Baby, Bonnye
and Clide, etc.
senza contare che proprio in quegli anni cominciava a fiorire il cinema
underground e cominciavano le produzioni indipendenti.
Insomma, gli anni '60 negli Stati Uniti non saranno il decennio
migliore, ma a parlare di crisi ce ne passa...
E' un miracolo che il cinema italiano sopravviva nonostante tutto e ci regali
dei film che nel genere drammatico surclassa di gran lunga il miglior
prodotto americano. Sarà ma in genere la qualità dei dialoghi dei film
europei è superiore a quella dei film americani, anche nel genere horror (o
soprattutto).
Europa e Italia non sono la stessa cosa. Francia, Spagna e Inghilterra
hanno un sistema cinematografico che ci surclassa.
La qualità dei dialoghi non fa la qualità di un film, io posso avere
Mamet a scrivere i dialoghi, ma se poi il plot fa cagare e gli attori
sono scarsi il film ne risulterà meno che mediocre.
Il film è un insieme di cose, non è solo sceneggiatura, non è solo
regia, non è solo recitazione o fotografia.
E in Italia tutte queste cose insieme non le vediamo da un bel po' di
anni, a meno di volerle andare a ricercare con il lanternino in qualche
film di Gianni Amelio, cmq di un po' di anni fa, o in qualche
co-produzione importante in cui di italiano, cmq, c'era ben poco.
Quindi non ripetiamo la solita noiosa tolla del cinema in mano alla sinistra,
del cinema assistito e altre cavolate che sento in bocca sempre agli inutili
e tediosi intellettuali di destra.
A me questo interessa poco. Pupi Avati, uno che i film se li è sempre
prodotti da solo e uno dei pochi che ha cmq un mercato anche
internazionale, qualche anno fa durante la presentazione del nuovo anno
accademico della Scuola Nazionale di Cinema (all'epoca forse ancora
Centro Sperimentale di Cinematografia) ad un discorso di Ciampi (mi
sembra) che esortava gli Autori ad osare, paragonando quasi il cinema
alla letteratura, sbottò criticando il Presidente. Per scrivere un
libro basta essere buoni scrittori, una penna, un quaderno (ovviamente
semplificava, ma per rendere il concetto è giusto), per fare il cinema
ci vogliono tante persone, tante attrezzature, di conseguenza soldi.
Altrimenti si fanno i film a basso costo, tipici del cinema italiano,
in cui non hai tanti collaboratori, non hai tante locations tra cui
scegliere, l'unico imperativo della produzione è contenere i costi.
Ecco, fare un film costa, se non ci sono i soldi i film non si fanno.
E' banale, ma ancora molti sembrano non volere capire che il cinema non
è solo buone idee.

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
holden
2007-09-06 09:15:43 UTC
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Post by Kinglion Il Meticcio
Post by holden
Io ho condiviso in gran parte ciò che è stato detto ieri sera, ci sono
pochi soldi per produrre i film ma ci sono ancora meno soldi per
distribuirli. Quanti film americani orrendi passano nei nostri cinema?
Perché viene distribuita una ca**ata come Vacancy e i film ad esempio
di Bruno Mattei no?
Beh, è molto semplice. Vacancy, per quanto possa essere brutto, ha una
confezione appetibile, i film di Mattei, oltre ad essere stati cagate
pure peggio, non hanno nemmeno una confezione appetibile.
Post by holden
Spiace dirlo ma i tempi di Ladri di biciclette sono passati così come
negli anni 60 quando ad una crisi nera di
Hollywood corrispose una fioritura del cinema europeo, soprattutto
quello francese e italiano.
Bah, la crisi è ricorsiva ed è perchè emergono nuove forme di
intrattenimento. Oggi consolle per videogames e DVD, ieri la televisione
a colori.
Cmq, tanto per capire, di che crisi parliamo? Di qualità o di incassi?
Nel cinema americano degli anni '60 troviamo veri e propri capolavori
del cinema, come
2001, il Dottor Stranamore, Butch Cassidy e Billy the Kid, il Dottor
Zivago, Il laureato, Lawrence d'Arabia, Psycho, Rosemary's Baby, Bonnye
and Clide, etc.
senza contare che proprio in quegli anni cominciava a fiorire il cinema
underground e cominciavano le produzioni indipendenti.
Insomma, gli anni '60 negli Stati Uniti non saranno il decennio
migliore, ma a parlare di crisi ce ne passa...
Che Hollywood fosse in crisi negli anni 60 non lo dico io, lo dicono
tutti i manuali di storia del cinema. Negli anni 70 ci fu una
ristrutturazione e Hollywood rifiorì, anche grazie a quei filmaker
indipendenti che si erano fatti le ossa proprio durante la crisi, o
approfittando della crisi.
Post by Kinglion Il Meticcio
Post by holden
E' un miracolo che il cinema italiano sopravviva nonostante tutto e ci
regali dei film che nel genere drammatico surclassa di gran lunga il
miglior prodotto americano. Sarà ma in genere la qualità dei dialoghi
dei film europei è superiore a quella dei film americani, anche nel
genere horror (o soprattutto).
Europa e Italia non sono la stessa cosa. Francia, Spagna e Inghilterra
hanno un sistema cinematografico che ci surclassa.
La qualità dei dialoghi non fa la qualità di un film, io posso avere
Mamet a scrivere i dialoghi, ma se poi il plot fa cagare e gli attori
sono scarsi il film ne risulterà meno che mediocre.
Il film è un insieme di cose, non è solo sceneggiatura, non è solo
regia, non è solo recitazione o fotografia.
E in Italia tutte queste cose insieme non le vediamo da un bel po' di
anni, a meno di volerle andare a ricercare con il lanternino in qualche
film di Gianni Amelio, cmq di un po' di anni fa, o in qualche
co-produzione importante in cui di italiano, cmq, c'era ben poco.
Ti potrei citare un pò di film italiani che non sono capolavori ma
certamente
pisciano in testa a filmetti dozzinali che vanno al cinema solo perché
dietro c'è una grossa major americana.
Post by Kinglion Il Meticcio
Post by holden
Quindi non ripetiamo la solita noiosa tolla del cinema in mano alla
sinistra, del cinema assistito e altre cavolate che sento in bocca
sempre agli inutili e tediosi intellettuali di destra.
A me questo interessa poco. Pupi Avati, uno che i film se li è sempre
prodotti da solo e uno dei pochi che ha cmq un mercato anche
internazionale, qualche anno fa durante la presentazione del nuovo anno
accademico della Scuola Nazionale di Cinema (all'epoca forse ancora
Centro Sperimentale di Cinematografia) ad un discorso di Ciampi (mi
sembra) che esortava gli Autori ad osare, paragonando quasi il cinema
alla letteratura, sbottò criticando il Presidente. Per scrivere un libro
basta essere buoni scrittori, una penna, un quaderno (ovviamente
semplificava, ma per rendere il concetto è giusto), per fare il cinema
ci vogliono tante persone, tante attrezzature, di conseguenza soldi.
Altrimenti si fanno i film a basso costo, tipici del cinema italiano, in
cui non hai tanti collaboratori, non hai tante locations tra cui
scegliere, l'unico imperativo della produzione è contenere i costi.
Ecco, fare un film costa, se non ci sono i soldi i film non si fanno.
E' banale, ma ancora molti sembrano non volere capire che il cinema non
è solo buone idee.
Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
Condivido.

Holden
Kinglion Il Meticcio
2007-09-06 10:48:13 UTC
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Che Hollywood fosse in crisi negli anni 60 non lo dico io, lo dicono tutti i
manuali di storia del cinema. Negli anni 70 ci fu una ristrutturazione e
Hollywood rifiorì, anche grazie a quei filmaker indipendenti che si erano
fatti le ossa proprio durante la crisi, o approfittando della crisi.
Io non ho detto che non potesse essere considerata in crisi, ma bisogna
capire che nel cinema la parola "crisi" è utilizzata molto a sproposito
e molto spesso. Anzi, molto spesso si passa direttamente a "morte" del
cinema, senza passare neanche per la crisi. Secondo me, il cinema
statunitense negli anni '60 ha prodotto pellicole che sono ancora oggi
tra le pietre miliari del cinema, mentre in Italia e in Francia si sono
prodotte un pugno di pellicole (penso a 8 e 1/2, a I pugni in tasca, ai
film di Leone per quanto riguarda l'Italia), che meritano di stare
sullo stesso piano. La crisi statunitense, insomma, è sempre
quantitativamente maggiore della "fioritura" del cinema europeo.
Ti potrei citare un pò di film italiani che non sono capolavori ma certamente
pisciano in testa a filmetti dozzinali che vanno al cinema solo perché dietro
c'è una grossa major americana.
Vediamo, sono proprio curioso...


Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
holden
2007-09-06 11:41:57 UTC
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Post by Kinglion Il Meticcio
Io non ho detto che non potesse essere considerata in crisi, ma bisogna
capire che nel cinema la parola "crisi" è utilizzata molto a sproposito
e molto spesso. Anzi, molto spesso si passa direttamente a "morte" del
cinema, senza passare neanche per la crisi. Secondo me, il cinema
statunitense negli anni '60 ha prodotto pellicole che sono ancora oggi
tra le pietre miliari del cinema, mentre in Italia e in Francia si sono
prodotte un pugno di pellicole (penso a 8 e 1/2, a I pugni in tasca, ai
film di Leone per quanto riguarda l'Italia), che meritano di stare sullo
stesso piano. La crisi statunitense, insomma, è sempre quantitativamente
maggiore della "fioritura" del cinema europeo.
No, qui non ci siamo proprio, "pugnetto"?
Allora elenco i registi in azione in quegli anni in Italia:
Visconti (Il gattopardo, 1963)
De Sica (Il giardino dei Finzi Contini, 1970)
Antonioni (L'eclisse, 1962. Deserto ross, 1964. Blow-up, 1966)
Pasolini (La ricotta, 1963. Uccellaci uccellini, 1966)
Bertolucci (Prima della rivoluzione, 1964)
Monicelli (L'armata Brancaleone, 1966)
Petri
Montaldo
Fellini
Rosi
Scola
Comencini
ecc

Alla fine verrebbero fuori almeno il triplo di quel pugnetto di film
americani, che tra l'altro provengono in molti casi dal cinema
indipendente e non da Hollywood che registrò in quegli anni una crisi
nera che costò licenziamenti, fallimenti di compagnie, chiusure di
taetri di posa,

Holden
Kinglion Il Meticcio
2007-09-06 12:22:38 UTC
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Post by holden
No, qui non ci siamo proprio, "pugnetto"?
Che rimangono nella storia come capolavori del cinema internazionale
si, sono un pugnetto.
Post by holden
Visconti (Il gattopardo, 1963)
Beh, non è il suo migliore e secondo me entra nella storia del cinema
italiano, non in quella del cinema tout court...
Post by holden
De Sica (Il giardino dei Finzi Contini, 1970)
Beh, allora siamo già fuori.
Post by holden
Antonioni (L'eclisse, 1962. Deserto ross, 1964. Blow-up, 1966)
Antonioni era bravissimo come Autore, ma IMHO questi film non entrano
tra i capolavori della storia del cinema.
Post by holden
Pasolini (La ricotta, 1963. Uccellaci uccellini, 1966)
Pasolini era un ottimo poeta, ma un pessimo autore cinematografico.
Post by holden
Bertolucci (Prima della rivoluzione, 1964)
Ne posso tirare fuori di migliori in quegli anni...
Post by holden
Monicelli (L'armata Brancaleone, 1966)
Ottimo film, ma non entra certo nella storia del cinema
Post by holden
Petri
Montaldo
Ottimi registi, importantissimi nella storia del cinema italiano e da
conoscere, ma non entrano i loro film nella lista dei capolavori di
cinema.
Post by holden
Fellini
E infatti 8 e 1/2 l'ho messo nei film che ci sono, negli anni '60 alla
fine non è che girò chissà quanti film...da ricordare 8 e 1/2, appunto,
e La Dolce vita.
Post by holden
Rosi
Scola
Comencini
ecc
Che non hanno fatto film che vengono ricordati nella storia del cinema
internazionale.
Post by holden
Alla fine verrebbero fuori almeno il triplo di quel pugnetto di film
americani, che tra l'altro provengono in molti casi dal cinema indipendente e
non da Hollywood che registrò in quegli anni una crisi nera che costò
licenziamenti, fallimenti di compagnie, chiusure di taetri di posa,
Holden
No, carissimo Holden, tu mi hai citato una lista di autori che
operavano in Italia e che facevano ottimi film e che testimoniano una
grande vitalità del cinema italiano di quegli anni che nessuno ha mai
messo in discussione. Però dei film citati, solo alcuni sono da
ritenersi capolavori del cinema, quelli di Fellini, il Bellocchio de I
Pugni in tasca, mi allargo ad inserire anche i film di Leone, che sono
probabilmente il cinema italiano più conosciuto nel mondo, perfino più
conosciuto di Fellini, insidiato forse solo dal Benigni de "La vita è
bella".
Se facessimo la lista degli autori e non dei film che operavano negli
Stati Uniti negli anni '60 la situazione sarebbe quella di autori come
Stanley Kubrick, Billy Wilder, Arthur Penn, David Lean, Alfred
Hitckcock, Roman Polansky, Mike Nichols, John Sturges, Stanley Kramer,
John Ford, John Frankenheimer, Sam Peckinpah e scusa per tutti quelli
che dimentico. Se prendi i film che questi autori hanno prodotto negli
USA in questi 10 anni ci sono almeno tre capolavori totali del cinema:
Psycho, 2001, Il Dottor Stranamore, che se chiedi a chiunque te li
mette tra i dieci migliori film della storia del cinema

La crisi di Hollywood, poi, storicamente viene individuata alla fine
degli anni '60 e la metà del '70, e quindi non attraversa tutto il
decennio, che invece ha regalato straordinarie pellicole ai nostri
occhi.

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
holden
2007-09-06 16:22:48 UTC
Permalink
Kinglion Il Meticcio ha scritto:
cut
Hai un metro di giudizio talmente particolare che non è il caso di
continuare questa discussione.

Holden
Kinglion Il Meticcio
2007-09-06 16:44:02 UTC
Permalink
cut
Hai un metro di giudizio talmente particolare che non è il caso di continuare
questa discussione.
ROTFL, ti ripeto, Psycho, 2001, Dr. Strangelove, basterebbero questi
tre titoli ad azzerare il tuo discorso, che confonde la creatività del
cinema con l'esigenza industriale di spostarsi in stabilimenti
produttivi dove il lavoro costava meno, come Pinewood o Cinecittà. Che
poi altri paesi possano aver avuto in quel periodo un incremento nella
propria vitalità cinematografica anceh grazie ai soldi americani
(quanti peplum e quanti western, colonna portante della cinematografia
popolare italiana, sono stati fatti sugli "avanzi" dei set americani)
non è in discussione, ma di certo non ci sono film europei degli anni
60 che meritano di stare nella classifica dei 10 migliori film di
sempre, mentre ce ne sono almeno 2 sicuri (Psycho e 2001), più un terzo
altamente papabile (Dottor Stranamore).

Aspetto ancora la risposta, però, su quali sarebbero i fantomatici film
italiani degli ultimi anni che, parole tue, "pisciano in testa a
filmetti dozzinali che vanno al cinema solo perché dietro c'è una
grossa major americana".

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
DYD666
2007-09-05 15:56:48 UTC
Permalink
"placebo75" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:***@g4g2000hsf.googlegroups.com...
Lievemente ot, ma siccome anche l'horror fa parte del cinema, anche se
in una forma 'particolare' (non entro nel merito, altra questione),
voglio spendere due parole su un mio pensiero.


io il cinema italiano lo evito praticamente tutto...a parte qualche autore
di commedie...tipo pieraccioni,veronesi

preferisco mille volte vedermi transformers che scamarcio o muccino!
MeinHerzBrennt
2007-09-05 17:36:00 UTC
Permalink
"placebo75" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:***@g4g2000hsf.googlegroups.com...
Lievemente ot, ma siccome anche l'horror fa parte del cinema, anche se
in una forma 'particolare' (non entro nel merito, altra questione),
voglio spendere due parole su un mio pensiero.
Ieri ho visto sulla Rai, in occasione del Festival di Venezia, un
pezzo di una sorta di dibattito tra l'elite del cinema italiano
(registi, attori, produttori...), non mi pare, stranamente, vi fossero
critici.
Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...

cut

Le solite fesserie dette dai soliti furbetti che vogliono soldi, pensa che
Medusa (di Berlusconi) ha ricevuto 16 milioni di finanziamenti pubblici per
produrre films, ne ha incassati 8 milioni. Se questo non è truffare. Le
buone idee non hanno bisogno di soldi ma di un buon regista e sceneggiatore
che mi sembra manchino in Italia.
Dr Blood Il Meticcio
2007-09-06 06:33:59 UTC
Permalink
Post by MeinHerzBrennt
Se questo non è truffare. Le
buone idee non hanno bisogno di soldi ma di un buon regista e sceneggiatore
che mi sembra manchino in Italia.
Sono pienamente in sintonia con te. Un grande film è fatto con buone
idee e buona mano registica.
Il cinema italiano, purtroppo, è inferiore a quello americano,
francese e tedesco. Forse ce la giochiamo con gli spagnoli, ma secondo
me sono sopra anche loro.

In Italia la tendenza è quella di standardizzare: di rischiare poco di
tasca propria. L'imprenditore italiano è quello che investe capitali
non suoi e quindi il prodotto (per essere finanziato) risulta il
prodotto di una logica fatta di "supervisione" da parte di organi
politici e diciamo... sociali.

Nei primi anni ottanta, parallelamente al mercato del cinema con la C
maiuscola, esisteva a Milano un mercato indirizzato alla
commercializzazione dei film a basso budget o serie b. Il produttore
indipendente allestiva lo stand con una bozza di soggetto e una bella
locandina (magari di Sciotti) su di un film che a detta del producer
era in produzione ed arrivavano i finanziamenti.
La televisione ha spazzato via questo sottoprodotto, il quale era
quello che poi, effettivamente, portava la gente al cinema e
permetteva al produttore (... a me viene in mente sempre Fabrizio De
Angelis) di intascare un bel gruzzolo e di cominciare un nuovo film,
sempre a basso budget. Si producevano centinaia di film all'anno:
l'80% erano ridicoli, ma era il mercato a richiederli. Oggi con la
televisione a farla da padrone, qualcuno si è accorto che il Cinema è
sempre un punto di riferimento culturale e quindi si è cercato di far
sposare la televisione con quest'ultimo. E' nata la fiction, che non è
una bestemmia ma rappresenta il futuro. Il problema è che anche la
fiction, come il Cinema, è aperta solo al concetto di Autore e quindi
il Genere non ha modo di risorgere. Una fiction di genere darebbe una
linfa ad un movimento sposato con il Status Quo e attaccato alle
mammelle delle Finanziarie.

D®Blood
Emanuele
2007-09-07 09:16:49 UTC
Permalink
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura. E' proprio un paese di merda questo eh!

Emanuele
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 09:53:04 UTC
Permalink
Post by Emanuele
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura. E' proprio un paese di merda questo eh!
Emanuele
Eh si, ma vedrai che adesso che ritorna Berlusconi... ;)

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Mendoza
2007-09-07 10:45:13 UTC
Permalink
Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Emanuele
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura. E' proprio un paese di merda questo eh!
Emanuele
Eh si, ma vedrai che adesso che ritorna Berlusconi... ;)
Da quel che ho letto, la faccenda dei soldi erogati dallo Stato per la
realizzazione di film è cultura sinistrese...vabbè che questi qui di danni
ne riusciranno a fare ancora molti, prima di levarsi dalle palle.
--
www.mendozarockband.net
www.myspace.com/mendozametal
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 11:16:29 UTC
Permalink
Post by Mendoza
Da quel che ho letto, la faccenda dei soldi erogati dallo Stato per la
realizzazione di film è cultura sinistrese...vabbè che questi qui di danni ne
riusciranno a fare ancora molti, prima di levarsi dalle palle.
La faccenda di soldi erogati dallo Stato per la realizzazione di film
(ma per la cultura in generale) è cultura mondiale, anche se fatto in
modo magari diverso verso tutta l'industria e non soltanto verso i
soliti noti: i sistemi di sovvenzionamento pubblico o di tax-sheltering
sono quelli che hanno permesso al Canada, alla Francia, alla Spagna,
agli stessi Stati Uniti (che però hanno una industria privata
dell'entertainment molto più sviluppata di tutta quella del vecchio
continente messo insieme) di diventare cinematograficamente parlando (e
non solo, visto che i tagli berlusconiani hanno affossato tutta
l'industria culturale italiana) anni luce avanti rispetto all'Italia.
Non a caso, se muore un Pavarotti (che ha potuto studiare ed esibirsi
anche perchè in Italia c'erano strutture finanziate dallo Stato
dedicate appositamente alla lirica, che altrimenti avrebbero tutte
chiuso) tutto il mondo ne parla, mentre se muore un politico qualsiasi
la gente se ne frega.

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Mendoza
2007-09-07 11:52:17 UTC
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Post by Mendoza
Da quel che ho letto, la faccenda dei soldi erogati dallo Stato per la
realizzazione di film è cultura sinistrese...vabbè che questi qui di
danni ne riusciranno a fare ancora molti, prima di levarsi dalle palle.
La faccenda di soldi erogati dallo Stato per la realizzazione di film (ma
per la cultura in generale) è cultura mondiale, anche se fatto in modo
i sistemi di sovvenzionamento pubblico o di tax-sheltering sono quelli che
hanno permesso al Canada, alla Francia, alla Spagna, agli stessi Stati
Uniti (che però hanno una industria privata dell'entertainment molto più
sviluppata di tutta quella del vecchio continente messo insieme) di
diventare cinematograficamente parlando (e non solo, visto che i tagli
berlusconiani hanno affossato tutta l'industria culturale italiana) anni
luce avanti rispetto all'Italia.
*Sarebbe il caso che, invece di sprecare i soldi erogati dallo Stato (noi),
si rimboccassero le maniche ed andassero a lavorare...
Ma questa assurdità del flusso di denaro al cinema è cosa recente? Leggendo
vecchie interviste ai Fulci, Bava, etc...parlano di difficoltà finanziarie
dovute agli investimenti dei produttori, ossia di privati....mai un accenno
a questi fondi, di cui sento parlare solo di recente...*

Non mi pare tu abbia risposto al mio quesito...
placebo75
2007-09-07 10:15:20 UTC
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Post by Emanuele
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura.
Almeno i seggiolini ci sono... :-))
Mendoza
2007-09-07 10:43:28 UTC
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Post by Emanuele
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura. E' proprio un paese di merda questo eh!
Sarebbe il caso che, invece di sprecare i soldi erogati dallo Stato (noi),
si rimboccassero le maniche ed andassero a lavorare...
Ma questa assurdità del flusso di denaro al cinema è cosa recente? Leggendo
vecchie interviste ai Fulci, Bava, etc...parlano di difficoltà finanziarie
dovute agli investimenti dei produttori, ossia di privati....mai un accenno
a questi fondi, di cui sento parlare solo di recente...
--
www.mendozarockband.net
www.myspace.com/mendozametal
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 11:22:31 UTC
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Sarebbe il caso che, invece di sprecare i soldi erogati dallo Stato (noi), si
rimboccassero le maniche ed andassero a lavorare...
Mah, perchè fare cinema non è un lavoro?
I soldi erogati dallo Stato possono essere "sprecati" in tanti modi,
scagliarsi contro quella cinquantina di milioni di euro l'anno che lo
Stato investe nel cinema mi sembra molto stupido.
Che poi bisogna fare chiarezza sulle modalità con le quali questi soldi
vengono distribuiti è una richiesta legittima, cancellarli sarebbe una
stupidaggine colossale.
Ma questa assurdità del flusso di denaro al cinema è cosa recente? Leggendo
vecchie interviste ai Fulci, Bava, etc...parlano di difficoltà finanziarie
dovute agli investimenti dei produttori, ossia di privati....mai un accenno a
questi fondi, di cui sento parlare solo di recente...
Veramente tutti i produttori italiani, in qualche modo, sono
sovvenzionati dallo Stato. Tramite la RAI, tramite l'Istituto Luce,
tramite leggi apposite, tramite le Film Commission, ovunque si faccia
un film in Italia c'è almeno un minimo di sovvenzione da parte dello
Stato, oggi come ieri. Poi ci sono anche produttori che fanno tutto da
soli, per carità, ma in Europa sono pochini (non in Italia, in Europa).
Anche negli altri paesi funziona allo stesso modo e non è solo il
cinema a beneficiarne. Ne beneficia tutta l'industria culturale
(editoria, teatro, musica, musei, etc.), visto che probabilmente viene
considerata un pelino più importante, per la socialità, degli altri
tipi di imprese, oltre ad avere un mercato oggettivamente più di
nicchia.

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Mendoza
2007-09-07 12:00:25 UTC
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Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Mendoza
Sarebbe il caso che, invece di sprecare i soldi erogati dallo Stato
(noi), si rimboccassero le maniche ed andassero a lavorare...
Mah, perchè fare cinema non è un lavoro?
I soldi erogati dallo Stato possono essere "sprecati" in tanti modi,
scagliarsi contro quella cinquantina di milioni di euro l'anno che lo
Stato investe nel cinema mi sembra molto stupido.
In una italia dove la maggior parte della gente lamenta di non arrivare a
fine mese? Dove le infrastrutture sono fatiscenti? A me pare che l'unico
stupido qui sia tu...per usare il tuo modo di esprimersi (che, per inciso,
depreco).

*Fare cinema* è senz'altro un lavoro, ma bisogna vedere i risultati,
eh...dov'è la valenza del cinema italiano odierno...? Dove sono i film per
cui è valsa la pena investire risorse statali...? Smettiamola con la
retorica, e guardiamo in faccia la realtà.
--
www.mendozarockband.net
www.myspace.com/mendozametal
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 12:44:14 UTC
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Post by Mendoza
In una italia dove la maggior parte della gente lamenta di non arrivare a
fine mese? Dove le infrastrutture sono fatiscenti? A me pare che l'unico
stupido qui sia tu...per usare il tuo modo di esprimersi (che, per inciso,
depreco).
Bah...a parte che sapendo leggere avresti capito che l'atteggiamento è
stupido, cmq mi sembra una questione "stupida" prendersela...
Riguardo all'affermazione del "fine mese" è pura retorica da politici,
non sono i soldi dati al cinema ad impedire alla gente di arrivare a
fine mese.
Post by Mendoza
*Fare cinema* è senz'altro un lavoro, ma bisogna vedere i risultati,
eh...dov'è la valenza del cinema italiano odierno...? Dove sono i film per
cui è valsa la pena investire risorse statali...? Smettiamola con la
retorica, e guardiamo in faccia la realtà.
L'unico che sta facendo retorica sei tu, come se quei pochi soldi
fossero la causa dei problemi pubblici italiani. Quando si parla di
bilancio dello stato si parla di qualcosa come qualche centinaio di
miliardi di euro l'anno di uscite e ancora di più di entrate, qui
staremo parlando della milionesima parte!

E poi ci sono film italiani per cui è valsa la pena, a livello
culturale e a livello produttivo. Molti autori sono usciti fuori grazie
alle agevolazioni statali al cinema. Oggi, poi, che il sistema di
assegnazione guarda più alla bancabilità di un film che non alla sua
artisticità è ancora peggio (o meglio, a seconda dei punti di vista,
ovviamente).
Capita così che vengano finanziati anche i film di Verdone o di grossi
nomi, che avranno un facile rientro al botteghino. In parte se non erro
anche il nuovo film di Argento avrà contributi pubblici tramite la
Torino Film Commission. A me viene in mente per esempio che ad essere
stato finanziato è il film "Notte prima degli esami", che sicuramente
ha riportato i soldi indietro da un punto di vista commerciale, oppure
"La meglio gioventù", che oltre a riportare indietro i soldi da un
punto di vista commerciale è anche un ottimo film.

Per cui, non esistono verità rivelate, tanto è vero che, ripeto, lo
stesso sistema in Francia, Spagna e Canada ha portato alla rinascita
del cinema nazionale.

Ciao,
Alessio (a.k.a. kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Mendoza
2007-09-07 14:12:25 UTC
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Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Mendoza
In una italia dove la maggior parte della gente lamenta di non arrivare a
fine mese? Dove le infrastrutture sono fatiscenti? A me pare che l'unico
stupido qui sia tu...per usare il tuo modo di esprimersi (che, per
inciso, depreco).
Bah...a parte che sapendo leggere avresti capito che l'atteggiamento è
stupido, cmq mi sembra una questione "stupida" prendersela...
Riguardo all'affermazione del "fine mese" è pura retorica da politici, non
sono i soldi dati al cinema ad impedire alla gente di arrivare a fine
mese.
Superficiale qualunquismo, il tuo: semmai _non solo_ quelli. Il totale delle
spese è dato dalla somma di queste. Cento milioni ad un cinema privo di
Arte, varii miliardi a falsi invalidi, tot alle assunzioni clientelistiche e
nepotistiche, sprechi, ruberie...mettiamoci anche la riga di milioni erogati
alle testate giornalistiche, va.
...E affermare che problemi come il costo della vita siano *pura retorica da
politici* vuol dire vivere fuori dal mondo.
Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Mendoza
*Fare cinema* è senz'altro un lavoro, ma bisogna vedere i risultati,
eh...dov'è la valenza del cinema italiano odierno...? Dove sono i film
per cui è valsa la pena investire risorse statali...? Smettiamola con la
retorica, e guardiamo in faccia la realtà.
L'unico che sta facendo retorica sei tu, come se quei pochi soldi fossero
la causa dei problemi pubblici italiani.
In verità, sei tu che fingi di non capire. Vedi sopra. Direi che piu' chiaro
di così non avrei potuto essere.
Post by Kinglion Il Meticcio
Per cui, non esistono verità rivelate, tanto è vero che, ripeto, lo stesso
sistema in Francia, Spagna e Canada ha portato alla rinascita del cinema
nazionale.
Bene. Rimaniamo quindi in attesa della nuova generazione di attori, la
quale, come detto in altro ramo del thread da altri, è ancora a venire...
--
www.mendozarockband.net
www.myspace.com/mendozametal
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 14:34:50 UTC
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Post by Mendoza
Superficiale qualunquismo, il tuo: semmai _non solo_ quelli.
Il totale delle
spese è dato dalla somma di queste. Cento milioni ad un cinema privo di Arte,
varii miliardi a falsi invalidi, tot alle assunzioni clientelistiche e
nepotistiche, sprechi, ruberie...mettiamoci anche la riga di milioni erogati
alle testate giornalistiche, va.
...E affermare che problemi come il costo della vita siano *pura retorica da
politici* vuol dire vivere fuori dal mondo.
Ma noi stiamo parlando di quelli, non del resto. Qui si parla di cinema
e di cultura, se parliamo di soldi al cinema siamo al limite dell'IT,
se parli di falsi invalidi sei decisamente OT, populista e retorico. I
soldi per la cultura sono necessari, l'importante è non sperperarlo.
Post by Mendoza
In verità, sei tu che fingi di non capire. Vedi sopra. Direi che piu' chiaro
di così non avrei potuto essere.
Mah...
Post by Mendoza
Bene. Rimaniamo quindi in attesa della nuova generazione di attori, la quale,
come detto in altro ramo del thread da altri, è ancora a venire...
Veramente qui si parla di Autori, non di attori.


Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Mendoza
2007-09-07 14:56:54 UTC
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Post by Mendoza
Superficiale qualunquismo, il tuo: semmai _non solo_ quelli. Il totale
delle spese è dato dalla somma di queste. Cento milioni ad un cinema
privo di Arte, varii miliardi a falsi invalidi, tot alle assunzioni
clientelistiche e nepotistiche, sprechi, ruberie...mettiamoci anche la
riga di milioni erogati alle testate giornalistiche, va.
...E affermare che problemi come il costo della vita siano *pura retorica
da politici* vuol dire vivere fuori dal mondo.
Ma noi stiamo parlando di quelli, non del resto. Qui si parla di cinema e
di cultura, se parliamo di soldi al cinema siamo al limite dell'IT, se
parli di falsi invalidi sei decisamente OT, populista e retorico. I soldi
per la cultura sono necessari, l'importante è non sperperarlo.
Spesso, articolando i discrosi, si toccano punti anche OT, è fisiologico,
nella comunicazione umana. E' cmq evidente che vuoi aver ragione a tutti i
costi...qundi non mi rimane che dirti: *hai ragione...i soldi che lo Stato
eroga al cinema italiano sono ben investiti*.
Post by Mendoza
In verità, sei tu che fingi di non capire. Vedi sopra. Direi che piu'
chiaro di così non avrei potuto essere.
Mah...
Supponendo che l'interlocutore abbia il ben dell'intelletto, beninteso.
Post by Mendoza
Bene. Rimaniamo quindi in attesa della nuova generazione di attori, la
quale, come detto in altro ramo del thread da altri, è ancora a venire...
Veramente qui si parla di Autori, non di attori.
ROTFL...ora decidi come monopolizzre il thread...cinema senza attori, è cio'
di cui vorresti discutere...? Mah....ne ho vista gente arrampicarsi sugli
specchi, ma tu sei un fuoriclasse. Senti...ti ho già dato ragione piu'
sopra, mi hai preso per sfinimento...per quanto mi riguarda, non vedo
sbocchi costruttivi nel continuare. Saluti, e buon proseguimento.
--
www.mendozarockband.net
www.myspace.com/mendozametal
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 15:56:53 UTC
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Post by Mendoza
Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Mendoza
Bene. Rimaniamo quindi in attesa della nuova generazione di attori, la
quale, come detto in altro ramo del thread da altri, è ancora a venire...
Veramente qui si parla di Autori, non di attori.
ROTFL...ora decidi come monopolizzre il thread...cinema senza attori, è cio'
di cui vorresti discutere...?
Ops, mi sa che comincio a capire...non hai neanche letto di cosa si
parlava, averlo saputo prima!
Si parla di carenza a livello di soldi per la produzione e la
distribuzione di film, in base a quanto è stato detto in un incontro
svoltosi al Festival del Cinema di Venezia, che l'autore del thread
iniziale riteneva fosse solamente un modo da parte dei registi, dei
produttori, degli altri addetti ai lavori di difendere le loro
professionalità, mentre Placebo (appunto l'autore del thread) accusava
loro di non essere più in grado di fare buoni film, anche se avessero
avuto a disposizione i soldi. Questo era il nocciolo del discorso, io
credo che senza soldi non si fanno proprio film, nè belli nè brutti, e
con i soldi che passa il convento si fa quello che si può e,
soprattutto, non si osa.
Post by Mendoza
Mah....ne ho vista gente arrampicarsi sugli
specchi, ma tu sei un fuoriclasse. Senti...ti ho già dato ragione piu' sopra,
mi hai preso per sfinimento...per quanto mi riguarda, non vedo sbocchi
costruttivi nel continuare. Saluti, e buon proseguimento.
Giusto per chiarire, tu sei entrato in un thread già iniziato
rispondendo a cazzo ad una battuta tra me e Emanuele su Berlusconi che
ha tagliato i soldi alla cultura nella sua ultima finanziaria e sono io
che mi arrampico sugli specchi? Mah...certo che devo ancora capire
perchè quelli che votano Berlusconi sono tutti così...

Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Mendoza
2007-09-07 16:20:53 UTC
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Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Mendoza
Post by Kinglion Il Meticcio
Post by Mendoza
Bene. Rimaniamo quindi in attesa della nuova generazione di attori, la
quale, come detto in altro ramo del thread da altri, è ancora a venire...
Veramente qui si parla di Autori, non di attori.
ROTFL...ora decidi come monopolizzre il thread...cinema senza attori, è
cio' di cui vorresti discutere...?
Ops, mi sa che comincio a capire...non hai neanche letto di cosa si
parlava, averlo saputo prima!
Quando tenti di fare l'arguto, esce allo scoperto la tua pochezza: ecco il
tema del thread, aperto da Placebo:

*Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...
Hanno asserito che con questi stessi attori e idee, ma con dei soldi,
quello italiano sarebbe il miglior cinema europeo e che se vivessero
nel 2007, attori come De Sica e Gassman non combinerebbero nulla e
film come 'Ladri di biciclette' non avrebbero speranza.
La mia domanda è semplicemente una: siamo davvero sicuri così di tutto
ciò?
E' davvero solo colpa di leggi e mancanza di fondi?*
Post by Kinglion Il Meticcio
Giusto per chiarire, tu sei entrato in un thread già iniziato rispondendo
a cazzo ad una battuta tra me e Emanuele su Berlusconi che ha tagliato i
soldi alla cultura nella sua ultima finanziaria e sono io che mi arrampico
sugli specchi? Mah...certo che devo ancora capire perchè quelli che votano
Berlusconi sono tutti così...
Gratuito, pure, il saccentello supponente...pretende di sapere cosa votano
gli altri. Senti, ti ho già dato ragione, piu' che altro perchè stanco della
tua pseudosaccenza patetica...chevvuoi, di piu'...? Non ti sei reso
abbastanza ridicolo..?
Tanto per chiarire, sono intervenuto in un thread NON di tua esclusiva
proprietà, esprimendo la mia opinione, come fanno tutti, in maniera civile.
Poi, se tu ti ritieni superiore agli interlocutori, il problema è solo tuo,
e di chi ha la pazienza di sopportare la tua vacua arroganza. La mia
pazienza è proverbiale, ma tu il vaffanculo lo pretendi proprio, eh...lo
esigi.
--
www.mendozarockband.net
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Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 16:41:11 UTC
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Post by Mendoza
Quando tenti di fare l'arguto, esce allo scoperto la tua pochezza: ecco il
*Quello che è emerso dal discorso generale, è che il cinema italiano
pullula di attori stratosferici e di idee meravigliose, ma non ci sono
fondi, le leggi giuste, si pensa solo alla fiction etc... etc...
Hanno asserito che con questi stessi attori e idee, ma con dei soldi,
quello italiano sarebbe il miglior cinema europeo e che se vivessero
nel 2007, attori come De Sica e Gassman non combinerebbero nulla e
film come 'Ladri di biciclette' non avrebbero speranza.
La mia domanda è semplicemente una: siamo davvero sicuri così di tutto
ciò?
E' davvero solo colpa di leggi e mancanza di fondi?*
OOOOOOOhhhhh...è davvero solo colpa di leggi e di mancanza di fondi se
i film italiani non escono nelle sale o non si producono proprio?
Il problema è dei soldi, non degli attori, che ci sarebbero, cosa c'è
che non capisci ancora?
Il tema del thread era questo: è solo colpa dei soldi o non ci sono
proprio le idee?
Spero di essere stato particolarmente terra terra nello spiegare, così
magari anche tu ti fasi sulla discussione che ne è seguita.
Post by Mendoza
Giusto per chiarire, tu sei entrato in un thread già iniziato rispondendo a
cazzo ad una battuta tra me e Emanuele su Berlusconi che ha tagliato i
soldi alla cultura nella sua ultima finanziaria e sono io che mi arrampico
sugli specchi? Mah...certo che devo ancora capire perchè quelli che votano
Berlusconi sono tutti così...
Gratuito, pure, il saccentello supponente...pretende di sapere cosa votano
gli altri.
Veramente lo hai rivelato tu, nel tuo primo messaggio, come puoi
rileggere dopo...
Post by Mendoza
Senti, ti ho già dato ragione, piu' che altro perchè stanco della
tua pseudosaccenza patetica...chevvuoi, di piu'...? Non ti sei reso
abbastanza ridicolo..?
Sai, chi si rende ridicolo non se ne accorge mai, caro il mio
Mendoza...
Post by Mendoza
Tanto per chiarire, sono intervenuto in un thread NON di tua esclusiva
proprietà, esprimendo la mia opinione, come fanno tutti, in maniera civile.
In maniera civile? Forse sarà che quando io leggo frasi come

"Da quel che ho letto, la faccenda dei soldi erogati dallo Stato per la
realizzazione di film è cultura sinistrese...vabbè che questi qui di
danni ne riusciranno a fare ancora molti, prima di levarsi dalle
palle."

penso che sarebbe veramente meglio che ci fosse ancora Berlusconi, così
l'Italia avrebbe ugualmente e in misura ancora maggiore le pezze al
culo, ma almeno tanta gente dovrebbe stare zitta a meditare su che
gente ha votato.
Post by Mendoza
Poi, se tu ti ritieni superiore agli interlocutori, il problema è solo tuo, e
di chi ha la pazienza di sopportare la tua vacua arroganza. La mia pazienza è
proverbiale, ma tu il vaffanculo lo pretendi proprio, eh...lo esigi.
Hai centrato il problema: l'interlocutore. Poi io i vaffanculo me li
becco tutti, ne faccio collezione, sono mica suscettibile :)


Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
Jack Torrone
2007-09-07 11:50:07 UTC
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Post by Emanuele
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura.
mancano storie davvero interessanti ed è questa la cosa peggiore di
tutte. Il cinema di genere è stato completamente spazzato via, tolte le
commedie da decerebrati e i drammi strazianti a la Muccino o Ozpetek
non c'è spazio per altro se non per altri film cloni dei due
sopracitati.
A peggiorare la cosa c'è anche la spocchia (non si sa per quale motivo
poi) che accompagna tutto il movimento.
Le stesse fiction, che comunque giudico inguardabili nella quasi
totalità, se confrontate coi vecchi sceneggiati c'è da mettersi a
piangere
Post by Emanuele
E' proprio un paese di merda questo eh!
il cinema italiano ha dato gli ultimi rantoli di vita vent'anni fa,
basta prenderne serenamente atto
--
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"L'ho sempre detto, usare Linux e` come darsi una martellata nei cojoni
perche' e` gratuita"
Malese
Kinglion Il Meticcio
2007-09-07 12:55:54 UTC
Permalink
Post by Emanuele
Mancano i soldi, manca il talento, manca un pubblico recettivo, manca la
cultura.
mancano storie davvero interessanti ed è questa la cosa peggiore di tutte. Il
cinema di genere è stato completamente spazzato via, tolte le commedie da
decerebrati e i drammi strazianti a la Muccino o Ozpetek non c'è spazio per
altro se non per altri film cloni dei due sopracitati.
Magari ci fossero tanti Muccino, Ozptek, Vanzina e Neri Parenti, Aldo,
Giovanni & Giacomo, etc. almeno i film italiani riporterebbero ai
produttori i soldi investiti e questi potrebbero anche reinvestirli.
Non è che c'è carenza di storie interessanti o autori su cui rischiare,
c'è carenza di soldi da investire e quindi queste storie non si fanno
raccontare.
Tu pensi che con tutti gli autori di letteratura che ci sono in giro,
anche di genere (pensa a Lucarelli o a Valerio Manfredi o a
Evangelisti), non si riuscirebbe a trovare qualcuno in grado di
scrivere e dirigere un ottimo film di genere? Il problema è che nessuno
ci si impegna, perchè 99 su 100 ci si rimettono dei soldi.
A peggiorare la cosa c'è anche la spocchia (non si sa per quale motivo poi)
che accompagna tutto il movimento.
Le stesse fiction, che comunque giudico inguardabili nella quasi totalità, se
confrontate coi vecchi sceneggiati c'è da mettersi a piangere
Le fiction non sono cinema, sono serialità di lunga durata ed hanno un
meccanismo produttivo ben diverso da quello che avevano gli sceneggiati
RAI negli anni '60. La fiction è fatta per costare poco, spesso meno
dell'acquisizione dei diritti di prodotti stranieri e questo va a tutto
svantaggio della qualità.
Ma spesso i professionisti che ci sono dietro lavorano con la mano
sinistra per queste cose perchè, come dice Dardano Sacchetti ad
esempio, se non fai come vuole la Rai o Mediaset non lavori. Tu pensi
che un Sergio Donati (sceneggiatore di Leone, ad esempio) quando scrive
per la tv abbia la stessa libertà che aveva quando scriveva per il
cinema per Leone? Leone aveva un suo pubblico che lo avrebbe seguito,
il produttore faceva il film di Leone perchè a quei tempi la gente
andava al cinema a vedere i film di genere italiani, oggi non più. Per
tanti motivi: il biglietto costa di più, me lo compro in DVD, me lo
scarico da internet, quello che vuoi...ma se non c'è ritorno economico,
io non produco film.
Ed è qui che lo Stato dovrebbe invece essere in grado di aiutare i
produttori ad osare, invece di perdersi dietro ad inutili complicazioni
burocratiche che poco hanno a che vedere con il cinema.
Post by Emanuele
E' proprio un paese di merda questo eh!
il cinema italiano ha dato gli ultimi rantoli di vita vent'anni fa, basta
prenderne serenamente atto
Mah, questa è una affermazione apodittica e che come tale manca di
prove documentali. A morire non è stato il cinema italiano, ma il
sistema produttivo a causa congiuntamente del cambiare dei costumi
degli italiani, con la comparsa dei network televisivi, con il quasi
monopolio nella distribuzione.

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il MEeticcio)
--
11:15, restate my assumptions: 1. Mathematics is the language of
nature. 2. Everything around us can be represented and understood
through numbers. 3. If you graph these numbers, patterns emerge.
Therefore: There are patterns everywhere in nature.
(Maximilian Cohen, Pi)
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