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Sul set di "Imago Mortis" di Stefano Bessoni
(troppo vecchio per rispondere)
Kinglion Il Meticcio
2008-01-15 17:17:58 UTC
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http://www.nonsolocinema.com/nsc_articolo.php3?id_article=8604

Sul set di "Imago Mortis" di Stefano Bessoni

Incontro con il cast tra cadaveri e trucchi
Articolo di Ada Guglielmino
Pubblicato sabato 12 gennaio 2008 - NSC anno IV n. 8

Uno studente insonne, un'antica credenza secondo cui era possibile
riprodurre l'ultima immagine fissata sulla retina di una vittima. Una
sanguinosa serie di omicidi. Sono gli ingredienti del primo lungometraggio
del regista romano Stefano Bessoni, in lavorazione a Torino fino alla fine
di gennaio 2008.
Horror, gotico, favola nera. Ci sono molti modi per definire l'esordio nel
lungometraggio di Stefano Bessoni, film dal titolo provvisorio Imago Mortis,
attualmente in lavorazione a Torino. Una coproduzione Pixtar (Italia),
Telecinco (Spagna) e Industrial Illusion Distribution (Irlanda), girato in
presa diretta e in lingua inglese per garantire una distribuzione
internazionale.
L'imago mortis è l'ultima immagine fissata sulla retina di una vittima
secondo l'immaginifica tecnica di fotografia denominata thanatografia, che
poggia le basi su reali sperimentazioni scientifiche fatte nel Seicento dal
gesuita Athanasius Kircher.
Il regista, autore anche della sceneggiatura, immagina una scuola di cinema
in cui, tra visioni oniriche e reali apparizioni, si succedono efferati
delitti che porteranno lo studente spagnolo Bruno a scoperte sconcertanti e
alla ricostruzione di una intricata tela tessuta all'ombra della scuola.
Stefano Bessoni, un passato da disegnatore e fotografo, racconta "una ghost
story all'interno di una struttura fiabesca, che cattura lo spettatore e lo
proietta in un incubo ad occhi aperti. Ma questo film è anche un omaggio all'amore
per il cinema, partendo dal cinema espressionista tedesco per arrivare alle
visioni di Tim Burton".
I protagonisti hanno nomi famosi: Geraldine Chaplin è, come si descrive lei
stessa "una ricca aristocratica collezionista di rettili, proprietaria della
scuola di cinema in cui è ambientata la vicenda". Sua figlia Oona Chaplin,
dopo un inizio di carriera sui palcoscenici teatrali, si cimenta con un
ruolo importante a fianco del giovane attore spagnolo Alberto Amarillo, lo
studente Bruno protagonista della storia, che vede in questo film "non una
pellicola horror in stile americano, quanto un viaggio di iniziazione per
imparare ad accettare la morte e la recente perdita dei suoi genitori".
Girato presso i Lumiq Studios di Torino, dove sono stati ricostruiti interni
macabri e inquietanti, e negli spazi ottocenteschi dell'"Istituto Poveri
Vecchi" (utilizzato tra gli altri anche da Dario Argento per Non ho sonno)
il film si avvale del sostegno della Film Commission Piemonte e del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Sul set all'interno degli studi si cammina sulla sabbia, tra tavoli pieni di
strumenti chirurgici e brandelli di corpi umani sottoposti ad autopsia,
stracci sporchi di sangue (finto) e scale a chiocciola, mentre i truccatori
danno gli ultimi ritocchi alle maschere che indossano gli attori. E per un
momento ci si sente catapultati nei "gabinetti" di ricerca di quattrocento
anni fa...

Ciao,
Alessio (a.k.a. Kinglion Il Meticcio)
Bishop
2008-01-16 08:41:29 UTC
Permalink
Post by Kinglion Il Meticcio
http://www.nonsolocinema.com/nsc_articolo.php3?id_article=8604
Sul set di "Imago Mortis" di Stefano Bessoni
Incontro con il cast tra cadaveri e trucchi
Articolo di Ada Guglielmino
Pubblicato sabato 12 gennaio 2008 - NSC anno IV n. 8
Abbastanza interessante!
mi aspetto almeno un vm14 in sala, ad opera di quei magnifici della
commissione censura.
:(
ma non esiste qualche petizione da firmare e mandare appalla?

Bishop

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