George Kaplan
2007-08-20 12:02:34 UTC
"Il Bosco Fuori elegge Gabriele Albanesi un filmmaker horror d'eccellenza"
(Variety)
"Un pugno nello stomaco. Un selvaggio bloodbath, una pioggia di sangue senza
precedenti" (Duellanti)
"Una delle migliori produzioni horror degli ultimi anni" (Nocturno)
DAL 24 AGOSTO AL CINEMA EDEN DI ROMA
Eccomi di nuovo qua, tra voi. Con indosso il vessillo e lo scettro
dell'imperatore.
Sono passati ormai sette anni dalla famosa estate romana del 2000, quando
stroncai Nanni Moretti e la sua pupilla Nina Di Majo in un attacco frontale
al Nuovo Sacher. Fu il gesto della ribellione e della rottura con il vecchio
sistema cinematografico decadente, il momento che ha dato il via alla
Rivoluzione.
Insieme a me, quella sera, il prode Van Cleef, oggi affermato sceneggiatore
cinematografico (suo lo script di "Guido che sfidò le Brigate Rosse" e di
alcune puntate di Distretto) e l'amico BArrYZ, da tempo ormai disperso.
Da allora, con metodo e costanza, le parole si sono trasformate in fatti, i
proclami in opere dimostrative.
Lungo è stato il processo che mi ha portato alla realizzazione della tanto
attesa opera prima. Il film che nelle mie intenzioni avrebbe "spaccato
svariati culi".
Prima la gavetta nei cortometraggi, con il folle western-horror "Braccati" e
poi con i più professionali "L'armadio" in 16mm (e ringrazio Luca Bigazzi e
i Manetti bros) e "Mummie" in HD (e ringrazio Davide,,,,).
Contemporaneamente, la gavetta sui set dei videoclip e delle fiction dei
fratelli Manetti (i miei padrini cinematografici).
Fino a quando, nell'aprile del 2004, dopo gli scottanti rifiuti da parte del
sistema cinematografico ufficiale che non voleva produrre il mio
lungometraggio perchè troppo radicale e violento, la decisione di
realizzarlo da me. I miei modelli operativi erano film come La Casa, come El
Mariachi, come Bad Taste: l'autoproduzione come tecnica di guerriglia per
aggirare il Sistema ormai marcio e riuscire ad abbatterlo.
In questa impresa titanica, sempre Marco e Antonio Manetti mi hanno
sostenuto e aiutato. Ma il ringraziamento maggiore, questa volta, va
all'amico fraterno Gregory J Rossi, che ha creduto nel progetto e infine
l'ha prodotto con la sua casa di produzione, la NeroFilm. Poi si sono uniti
Sergio Stivaletti con i suoi mirabolanti effetti splatter (un grazie immenso
anche a lui), Cristiano Callegaro, i camei di Enrico Silvestrin ed
Elisabetta Rocchetti, e la Minerva di Gianluca Curti che ha riconosciuto la
validità del prodotto e ha deciso di distribuirlo. E grazie, ovviamente, a
tutti coloro che hanno preso parte alla lavorazione del film, dal grande
Travis che mi ha sostenuto anche nei momenti di maggiore sconforto e
depressione fino ad Alessandro Marinelli e Francesco Galli (rispettivamente
montatore e assistente al montaggio), autori anche dell'ottimo corto "Corsa
Sporca". E per finire, ringrazio Alessandra Di Gesù, mia compagna e Musa.
E così, dopo quasi tre anni di lavoro, il film è stato portato a compimento,
presentato ai vari mercati di Los Angeles, Berlino e Cannes e venduto in
Giappone (dove è apparso nella top ten dei dvd più venduti), Thailandia,
Singapore, Malesia e Spagna.
Presentato anche a vari festival internazionali di Londra, Montreal, San
Francisco, ha ottenuto una ottima recensione nientepopodimenochè su Variety.
Riguardo l'Italia, inizialmente previsto per una sola distribuzione in
home-video (con Minerva e 01 Distribuzione), inaspettatamente riesce adesso
ad arrivare anche in sala.
Si intitola "Il Bosco Fuori", ed uscirà da venerdì 24 agosto al cinema Eden
di Roma.
George Kaplan ce l'ha fatta. Quello che aveva promesso, l'ha mantenuto.
All'età di 28 anni, la sua opera prima-rivelazione è adesso pronta a
spaccare svariati culi, e a scardinare il cinema italiano ammuffito e
incartapecorito.
Un unico avvertimento: la visione è vietata ai minori di 18 anni!
--
George Kaplan
Re di it.arti.cinema
(Variety)
"Un pugno nello stomaco. Un selvaggio bloodbath, una pioggia di sangue senza
precedenti" (Duellanti)
"Una delle migliori produzioni horror degli ultimi anni" (Nocturno)
DAL 24 AGOSTO AL CINEMA EDEN DI ROMA
Eccomi di nuovo qua, tra voi. Con indosso il vessillo e lo scettro
dell'imperatore.
Sono passati ormai sette anni dalla famosa estate romana del 2000, quando
stroncai Nanni Moretti e la sua pupilla Nina Di Majo in un attacco frontale
al Nuovo Sacher. Fu il gesto della ribellione e della rottura con il vecchio
sistema cinematografico decadente, il momento che ha dato il via alla
Rivoluzione.
Insieme a me, quella sera, il prode Van Cleef, oggi affermato sceneggiatore
cinematografico (suo lo script di "Guido che sfidò le Brigate Rosse" e di
alcune puntate di Distretto) e l'amico BArrYZ, da tempo ormai disperso.
Da allora, con metodo e costanza, le parole si sono trasformate in fatti, i
proclami in opere dimostrative.
Lungo è stato il processo che mi ha portato alla realizzazione della tanto
attesa opera prima. Il film che nelle mie intenzioni avrebbe "spaccato
svariati culi".
Prima la gavetta nei cortometraggi, con il folle western-horror "Braccati" e
poi con i più professionali "L'armadio" in 16mm (e ringrazio Luca Bigazzi e
i Manetti bros) e "Mummie" in HD (e ringrazio Davide,,,,).
Contemporaneamente, la gavetta sui set dei videoclip e delle fiction dei
fratelli Manetti (i miei padrini cinematografici).
Fino a quando, nell'aprile del 2004, dopo gli scottanti rifiuti da parte del
sistema cinematografico ufficiale che non voleva produrre il mio
lungometraggio perchè troppo radicale e violento, la decisione di
realizzarlo da me. I miei modelli operativi erano film come La Casa, come El
Mariachi, come Bad Taste: l'autoproduzione come tecnica di guerriglia per
aggirare il Sistema ormai marcio e riuscire ad abbatterlo.
In questa impresa titanica, sempre Marco e Antonio Manetti mi hanno
sostenuto e aiutato. Ma il ringraziamento maggiore, questa volta, va
all'amico fraterno Gregory J Rossi, che ha creduto nel progetto e infine
l'ha prodotto con la sua casa di produzione, la NeroFilm. Poi si sono uniti
Sergio Stivaletti con i suoi mirabolanti effetti splatter (un grazie immenso
anche a lui), Cristiano Callegaro, i camei di Enrico Silvestrin ed
Elisabetta Rocchetti, e la Minerva di Gianluca Curti che ha riconosciuto la
validità del prodotto e ha deciso di distribuirlo. E grazie, ovviamente, a
tutti coloro che hanno preso parte alla lavorazione del film, dal grande
Travis che mi ha sostenuto anche nei momenti di maggiore sconforto e
depressione fino ad Alessandro Marinelli e Francesco Galli (rispettivamente
montatore e assistente al montaggio), autori anche dell'ottimo corto "Corsa
Sporca". E per finire, ringrazio Alessandra Di Gesù, mia compagna e Musa.
E così, dopo quasi tre anni di lavoro, il film è stato portato a compimento,
presentato ai vari mercati di Los Angeles, Berlino e Cannes e venduto in
Giappone (dove è apparso nella top ten dei dvd più venduti), Thailandia,
Singapore, Malesia e Spagna.
Presentato anche a vari festival internazionali di Londra, Montreal, San
Francisco, ha ottenuto una ottima recensione nientepopodimenochè su Variety.
Riguardo l'Italia, inizialmente previsto per una sola distribuzione in
home-video (con Minerva e 01 Distribuzione), inaspettatamente riesce adesso
ad arrivare anche in sala.
Si intitola "Il Bosco Fuori", ed uscirà da venerdì 24 agosto al cinema Eden
di Roma.
George Kaplan ce l'ha fatta. Quello che aveva promesso, l'ha mantenuto.
All'età di 28 anni, la sua opera prima-rivelazione è adesso pronta a
spaccare svariati culi, e a scardinare il cinema italiano ammuffito e
incartapecorito.
Un unico avvertimento: la visione è vietata ai minori di 18 anni!
--
George Kaplan
Re di it.arti.cinema